Piero Ruggeri nasce a Torino nel 1930.
Dal 1950 al 1956 frequenta l'Accademia Albertina di Torino, dove allora
insegnavano Casorati, Paolucci e Menzio.
Subito vicino all'ambiente dell'avanguardia, si accosta al MAC prima e
all'Art Autre di Tapié poi. E' proprio sul terreno culturale dell'Informale che si radica la sua svolta in direzione dell'immediatezza emozionale del gesto e di una esasperata, ma mai gratuita,
violenza nella struttura e nel colore.
Tutta la sua opera, fin dagli esordi nell'ambito della vivace avanguardia
torinese, è improntata a una forte tensione ideale e morale, che parte dal processo di introspezione che l'uomo artista è obbligatoriamente portato a condurre, e che si traduce spontaneamente
nella sua arte.
Partecipa a numerose edizioni di "Italia-Francia", della Biennale di
Venezia e della Quadriennale di Roma.
Nel 1995 è stato nominato "Accademico di San Luca".
Vince premi nazionali e internazionali.
Nel 1997 in occasione della grande mostra monografica di Palazzo
Bricherasio di Torino, esce, presso Allemandi, la prima grande monografia a lui dedicata.
Muore ad Avigliana nel 2009.